Nelle scorse settimane il Consiglio dei Ministri ha approvato sette decreti legislativi per l’adeguamento dell’ordinamento interno alla normativa europea. Tra i decreti approvati vi è il testo contenente le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, conosciuto anche come GDPR, che nel maggio scorso aveva mandato in fibrillazione molte aziende.
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Gli effetti del GDPR si sono già visti: i siti di informazione hanno ridotto l'uso dei cookie utilizzati senza il consenso degli utenti.
Uno studio del Reuters Institute for the Study of Journalism dell'università di Oxford ha analizzato oltre 200 siti di notizie europei, confrontando le visite di aprile (prima del Gdpr) con quelle di luglio (dopo il Gdpr). Nel complesso, il numero di cookie di terze parti presenti sui siti di informazione è sceso del 22%, con un calo significativo per i cookie pubblicitari e di marketing (meno 14%) e dei social media (meno 9%). È calato del 7% anche il numero di siti che ospitano contenuti di social media, come i bottoni di condivisione di Facebook e Twitter.